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25 aprile 2018 - Discorso del Referente Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Trento Cristina.

Pubblicata il 04/05/2018

  
 
 
FESTA DELLA LIBERAZIONE
DALLA OCCUPAZIONE DELL’ESERCITO TEDESCO
E DALLA DITTATURA FASCISTA

25 aprile 2018
Discorso del Referente
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Trento Cristina

 
Oggi 25 Aprile 2018, siamo qui non per retorica ma per un esercizio di memoria. Memoria di ciò che è stato e che a distanza di più di 70 anni si vuole negare .
Si vuole negare che dal 1943 al 1945, in Italia, ci fu una Guerra Civile. Italiani controItaliani. Oggi si ricorda la LIBERAZIONE dal regime nazifascista, e non tutti
combatterono per liberarsi da ciò. Bisogna dire e ricordare che i partigiani, uomini e donne di tutti i credi politici furono
gli attivi artefici di questa liberazione .Giovani che scelsero, che seppero scegliere la parte giusta per cui combattere.La lista dei “motivi di chi è salito in montagna” che lo scrittore Paolo Di Paolo ha composto:
“Per rispondere alla propria coscienza. Per istinto. Per sottrarsi alle razzie di uominidei tedeschi. Per sottrarsi ai bandi di reclutamento dei fascisti. Per senso di
precarietà. Per paura. Per amore di libertà. Per amore di un'idea, di un ideale. Peramor di patria. Per non morire. Per morire, se necessario, per una causa giusta. Per
non pensare che tutto sia perduto. Per fare in modo che tutto non sia perduto. Pernon perdere tutto. Perché è una scelta, e questo è il momento di scegliere. Per
lottare. Per uscire migliori dalla guerra. Per essere migliori comunque. Per sentirsivivi. Per lavare il compromesso e la viltà. Per scommessa. Per desiderio di avventura.
Per rabbia. Per non essere obbedienti. Per disobbedire. Per difendere qualcosa.Qualcuno. Per calcolo. Per salvare qualcuno. Per salvarsi. Per varcare un confine.
Dentro se stessi, anche. Per ribellarsi. Per sprezzo del pericolo. Per mettersi alla prova. Per vedere se si è capaci di uccidere. Per uccidere il nemico. Per cambiare lapropria vita. Per immaginare il futuro. Per senso di giustizia. Per limitare l'ingiustizia.
Per prepotenza. Per pietà. Per punire. Per vendicarsi. Per trovare una strada. Peravere il diritto di parlare. Di parlare oggi e domani. Per agire. Per poter dire di avere
agito. Per non restare inquinati dal fascismo. Per riscattarsi dalla tirannide. Dallaviolenza di quella tirannide durata vent'anni. Per essere protagonisti della storia. Per
cambiare le cose. Per speranza. Per dovere morale. Per fedeltà politica. Per fedeltà ase stessi, a un Paese, a chi è già morto combattendo, a chi è morto ingiustamente e basta. Perché finisca la guerra. Perché si è ancora in tempo. Per chi non ha ceduto enon cede. Per chi resiste. Per resistere”.
Per l’ANPI resta fondamentale e prioritario l’obiettivo della pace nel mondo, perchéormai non c’è vicenda che non ci riguardi da vicino. Cosi come è fondamentale che
la democrazia ed i suoi valori vengano preservati in ogni Paese e prima di tutto in Europa, respingendo ogni tipo di tentativo autoritario, fascista e razzista.
L’ANPI è in prima fila nella ricostruzione di un grande movimento per la pace,perché, come è scritto nel documento approvato dal 16° Congresso nazionaledell’ANPI nel maggio 2016: “la via della pace e della lotta contro la violenza e isoprusi è ardua, ma è l’unica che possa produrre qualche risultato concreto”.

VIVA LA RESISTENZA !
VIVA I PARTIGIANI !
 

Allegati

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Allegato 25 aprile 2018 discorso ANPI Trento.pdf 49.32 KB


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