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64^ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro

Pubblicata il 08/10/2014

DOMENICA 12 OTTOBRE 2014

L’ANMIL celebra la 64ᵃ edizione della

Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro.

 

A Firenze, la manifestazione nazionale

con la partecipazione delle massime istituzioni.

 

Anche quest’anno l’ANMIL celebrerà sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Domenica 12 ottobre, in tutte le province d’Italia attraverso le proprie Sedi, la 64ᵃ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro - istituzionalizzata nel ’98 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta dell’Associazione.

A Firenze, si terrà la manifestazione principale che prevede un importante momento di confronto tra le massime istituzioni, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alle ore 10, cui parteciperanno il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti; il Sottosegretario del MIUR Gabriele Toccafondi; la Presidente della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato Camilla Fabbri; il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano; il Presidente del CIV INAIL Francesco Rampi; il Presidente dell'INAIL Massimo De Felice; il Vice Presidente Confartigianato Claudio Miotto; il Segretario Confederale UIL Paolo Carcassi; il Responsabile nazionale Salute e sicurezza CGIL Sebastiano Calleri; la Responsabile nazionale Salute e sicurezza sul lavoro CISL Cinzia Frascheri e il Presidente di Confindustria Firenze Simone Bettini. Coordinerà i lavori il giornalista di Repubblica Fabio Galati.

I lavori saranno aperti dai saluti del Sindaco Dario Nardella, del Presidente della Provincia Andrea Barducci, del Presidente regionale ANMIL Omero Petrucci, del Presidente territoriale ANMIL Pietro Salvini, mentre sarà il discorso del Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni a dare il via agli interventi.

Al centro dei discorsi che coinvolgeranno le massime istituzioni in materia – sia a livello nazionale che sui territori – ci sarà il confronto sulle realtà socio-economiche del nostro Paese e sulla tutela che deve essere garantita alle vittime del lavoro per una più equa e adeguata assistenza (ancor oggi legata ad una normativa obsoleta che risale al Testo Unico Infortuni del 1965 e che andrebbe completamente rivista) e verrà inoltre affrontato il tema della sicurezza e le iniziative più efficaci in termini di prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Infatti, secondo l’ultimo Rapporto annuale INAIL, nel 2013 c’è stato un calo complessivo di circa 50mila infortuni (pari a -6%) passando da circa 745.000 casi denunciati nel 2012 a 695.000 nel 2013; mentre un dato che preoccupa particolarmente è la crescita delle malattie professionali aumentate di ben 5.500 unità, passando dalle 46.300 patologie denunciate nel 2012 alle 51.800 nel 2013 (+11,9).

In tutte le manifestazioni saranno disponibili numerose testimonianze di vittime del lavoro.



La storia della Giornata


"La Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro” affonda le sue radici nella storia dell’ANMIL (fondata nel 1943). Il Comitato Esecutivo dell’epoca, nella riunione tenuta a Firenze il 26 Novembre 1950, deliberò che il 19 Marzo di ogni anno sarebbe stata celebrata in tutta Italia la “Giornata del Mutilato del Lavoro”, e che in tale occasione sarebbero stati consegnati i Distintivi d'onore e i Brevetti ai Grandi Invalidi.

La prima “Giornata Nazionale del Mutilato” si tenne a Roma il 19 Marzo 1951 e per l'occasione, il giorno precedente l'allora Presidente Nazionale ANMIL Bartolomeo Pastore tenne un discorso di presentazione dell'iniziativa alla radio, fatto di eccezionale rilevanza per l'epoca. Lo scopo era quello di ricordare all’opinione pubblica, alle Istituzioni ed alle forze politiche la necessità di concentrare la propria attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e di garantire la giusta tutela alle vittime del lavoro e alle loro famiglie.

Dal 1998, con direttive del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 aprile 1998 e poi del 7 marzo 2003, tale ricorrenza è stata istituzionalizzata su richiesta dell’ANMIL e intervengono, in gran numero, Sindaci, Assessori, autorità locali oltre a parlamentari ed esponenti del Governo, trattandosi di un tema che riguarda tutto il mondo del lavoro.

Lo spirito della Giornata è rimasto invariato in oltre mezzo secolo, sebbene si sia arricchito di nuove, legittime istanze: oggi costituisce un doveroso momento di riflessione sul sacrificio di chi ha perso la vita nello svolgimento della sua professione, nonché un’occasione per rivendicare la centralità dei diritti di ogni lavoratore.

La Giornata vuole essere, prima di tutto, un momento di incontro tra le forze vitali della società, per non dimenticare, ad esempio, che negli ultimi cinque anni, in Italia, si sono verificati oltre cinque milioni di infortuni sul lavoro che hanno provocato quasi 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti, e per sottolineare una volta di più che uno Stato civile non può permettere che si creino situazioni discriminanti tra i cittadini, ma deve anzi operare perché qualsiasi barriera venga eliminata e l’handicap, che esiste soprattutto in relazione alle difficoltà che un disabile incontra, tenda a scomparire.

La manifestazione, inoltre, vuole essere un unico momento celebrativo, una ricorrenza comune in tutte le province italiane, anche a sottolineare che questo fenomeno purtroppo non conosce confini né provinciali né regionali e deve vedere il nostro Paese unito in questa battaglia per la sicurezza. Stando ai dati INAIL, la situazione è in lento miglioramento e vanno considerati positivi i risultati che vedono l’unità della categoria nel territorio nazionale.

 



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