Comune di Galliera Veneta
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Onoriamo la memoria di ANGELO CUSINATO insignito della medaglia d’onore ai militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti.

Pubblicata il 26/09/2019

 
 
 
L’Amministrazione Comunale è lieta di rendere noto che Domenica 29 settembre 2019,
nell’ambito delle cerimonie per la commemorazione del 76° Anniversario dell’Internamento 

presso il Tempio Nazionale dell’Internato Ignoto, verrà consegnata
da parte del Prefetto ai familiari del nostro defunto 
concittadino
CUSINATO ANGELO,
la Medaglia d’Onore concessa ai militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti.
 
Nato nel 1913 quarto figlio di Celestino e Maria, si è sposato con Alberton Pasqua Luigia e subito ha auto due figli maschi: nel ‘37 Luigi detto Celestino e nel ‘38 Giovanni .

Quando l’Italia entro in guerra nel 1940, Angelo venne richiamato al fronte e fu fatto prigioniero in Albania, dove rimase a lungo detenuto fino a quando i tedeschi decisero di deportarlo in Germania con un gruppo di altri reclusi.

Durante il viaggio il giovane e coraggioso Angelo, consapevole della fine alla quale andavano incontro, decise di tentare il tutto per tutto e azzardò una rocambolesca fuga buttandosi letteralmente in un burrone.

Riuscì miracolosamente a salvarsi e a scappare assieme al suo compagno Fioravante, con il quale attraversò tutta l’Albania e l’ex Jugoslavia vivendo in condizioni estreme.

Fra i reduci della guerra che riuscirono a tornare a Galliera Veneta Angelo fu l’ultimo.

Arrivò a casa nel 1947 in con ai piedi scarpe fatte con vecchi copertoni ed ormai allo stremo delle forze.

Angelo e Fioravante rimasero amici per tutta la vita e lavorarono sempre insieme.

Questo territorio era povero e depresso ed Angelo per sostenere la sua famiglia iniziò l’attività di raccolta di “strasse ossi e ferro veccio” girando per le case con una bicicletta, per poi passare al carretto tirato da un cavallo e quindi a comprare  il suo primo camion.
 
Da qui riuscì a creare la propria impresa tramandata poi ai figli Luigi, che si spostò con un proprio magazzino a Ramon di Loria e Giovanni che continuò a Galliera Veneta assieme al padre.

Angelo è stato uno dei primi imprenditori di Galliera Veneta, un grande lavoratore simbolo di un grande valore tutto veneto che merita di essere evidenziato: quello degli imprenditori che erano semplici lavoratori e tali sono rimasti nell’anima e nel cuore anche dopo essere riusciti a creare la loro impresa, piccola o grande che sia.

Il fatto di fare un lavoro o mettersi in proprio per lui non ha significato solo raggiungere il proprio riscatto sociale ma anche portare benessere in un progetto di comunità.

Divenire imprenditore è stato un processo molto importante perché in seguito ha assunto dipendenti, coinvolto amici e parenti ed è diventato una parte integrante della comunità locale.

Era da molti conosciuto con  l’appellativo “el topo pierea” che tramandò anche al figlio Giovanni.

Ma pochi sanno da dove deriva questo soprannome. In parte dalla  “menda” ossia il soprannome di famiglia utilizzato per identificare diverse famiglie che portavano il cognome Cusinato che era”pierea”, ma in particolare “el topo” invece è nato in seguito di un triste episodio che ha nuovamente sconvolto la sua vita proprio quando sembrava stesse per risollevarsi.

Nel 1950 la famiglia era felice per la nascita di Maria Luisa una bambina desiderata e simbolo di rinascita dopo le peripezie affrontate nel periodo della guerra. Purtroppo il destino avverso volle nuovamente accanirsi con loro.

La mamma Pasqua che aiutava il marito nel passare gli stracci venne morsa da un topo e poiché stava ancora allattando la piccola di appena due mesi le trasmise la leptospirosi (detta proprio malattia del topo) a cui la piccola colpita anche da altre complicanze non  riuscì a sopravvivere.
Questo episodio triste rimasto nella memoria collettiva ha contribuito a far nascere l’appellativo tramandato poi anche al figlio Giovanni.

Il Sindaco
Italo Perfetti
 
 
 

 


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