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27 gennaio 2019 - GIORNATA DELLA MEMORIA

Pubblicata il 26/01/2019


27 gennaio 2019
Giornata della MEMORIA
‘Tutti coloro che dimenticano il loro passato sono condannati a riviverlo.’
Primo Levi

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento e liberandone i superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.
 
Lo United States Holocaust Memorial Museum calcola che circa 15-17 milioni di persone persero la loro vita come risultato diretto dei processi di "arianizzazione" promossi dal regime nazista, tra il 1933 e il 1945:
 
-Ebrei. Tra le vittime dell'Olocausto vanno annoverati in primo luogo le vittime della Shoah (lo sterminio degli ebrei), che furono circa sei milioni. Per i nazisti la "guerra contro gli ebrei" fu vista sempre come l'obiettivo centrale per il trionfo della "razza ariana", quello la cui soluzione finale fu perseguita con maggior impegno e accanimento.
-Rom. Altro gruppo destinato a completo sterminio furono i rom. Nel Porajmos ("lo sterminio degli zingari") perirono tra le 196.000 e le 300.000 persone.
-Disabili. Il terzo gruppo selezionato per completo stermino furono i disabili (ariani compresi), la cui esistenza era vista come una minaccia all'integrità della razza ariana. I programmi di eugenetica implicarono lo sterminio di oltre 250.000 disabili.
-Non-Ariani. Altri gruppi non ariani, soprattutto slavi (russi, serbi, ucraini, polacchi, sloveni), non furono soggetti a programmi di completo sterminio, ma di "riduzione numerica", "pulizia etnica", e sottoposti a forme di sfruttamento coercitivo di lavoro, che provocarono comunque la morte di almeno 7-8 milioni di persone, tra cui circa 3 milioni di prigionieri di guerra sovietici.
-Dissidenti politici. Il nuovo ordine mondiale imponeva obbedienza cieca e l'eliminazione di ogni forma di dissenso. Comunisti, socialisti, massoni, ecc. (e loro famiglie) furono oggetto di repressione, rappresaglia, deportazione nei campi di concentramento. Le vittime appartenenti a questa categoria furono almeno un milione e mezzo. Tra di esse furono circa 30.000 i deportati politici italiani e 40.000-50.000 gli Internati Militari Italiani che dopo l'8 settembre 1943 trovarono la morte nei campi di lavoro e di concentramento nazisti.
-Indesiderabili. Vanno infine considerati i membri di piccole minoranze, che per ragioni varie erano considerati non-assimilabili al nuovo ordine, che imponeva omogeneità di idee e conformità di comportamento. E' il caso di omosessuali, dissidenti religiosi, ecc.


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